Bava di lumaca e medicina estetica: come sfruttare questa sostanza per trattare gli inestetismi

 

 

La nostra bellezza sembra sempre più orientata verso la natura, oltre che per una questione di trend della clientela, anche le ricerche in cosmetica stanno incentrando i propri studi su principi attivi naturali. Alcuni casi esemplari sono i sieri a base di vipera e la placenta di pecora. Tra questi elementi naturali ha consolidato il suo ruolo da protagonista la bava di lumaca. Questa secrezione di questi piccoli animali, grazie alla straordinara composizione non riproducibile in laboratorio e alle sue impareggiabili proprietà rigenerative, è ormai da anni un importante composto di molti cosmetici antiage.

 

Questa portentosa sostanza altro ha funzione di scudo protettivo, prodotto dallo stesso animale, al fine di muoversi e scivolare sulle superfici proteggendosi dalle aggressioni dell'ambiente esterno. Parlare di bava di lumaca cone innovativa scoperta è assurdo, in quanto le sue proprietà erano già ben note nell'antica Grecia, ma bensì la verà novità è l'apertura alla riscoperta di questi rimedi naturali, che applicati alla moderna medicina estetica e cosmeceutica può dare risultati portentosi.

 

 

Perchè proprio la bava di lumaca?

 

La bava di lumaca, come già detto, non è replicabile in laboratorio, motivo che la rende al 100% una cura naturale totalmente priva di parabeni, coloranti, oli minerali, paraffine, profumi etc., la soluzione migliore per chi è affetto da inestetismi della pelle come l’acne che, grazie all’ azione combinata di allantoina, elastina, collagene e acido glicolico, godrà di un'attenuazione dei segni della malattia così come la cellulite. Particolarmente indicata anche a tutti coloro che desiderano migliorare l’aspetto di cicatrici e di smagliature in quanto, penetrando negli strati più profondi dell'epidermide, la pelle ritrova le funzioni vitali originarie e rende meno visibili le zone dove si presentano le striature.

 

La bava di lumaca, inoltre, grazie all’azione dell'allatonina, attenua anche le rughe e le "zampe di gallina" permettendo alla pelle di rinnovarsi, stimolandola a ritrovare le proprie funzioni vitali dando supporto anche in caso di arrossamenti della pelle causati da fattori di varia natura che sia un’esposizione prolungata ai raggi del sole, traumi o irritazioni.

 

 

Quanti prodotti con bava di lumaca... come orientarsi!?

 

Assodato e universalmente riconosciuto quanto sia potente ed efficace questo prodotto al fine di avere una pelle splendita, arriva ora il quesito che ci mette tutti in difficoltà: come capire qual'è il prodotto migliore da scegliere? Qualora dovessimo decidere di affidarci alla bava di lumaca, il fattore da valutare è senza discussione la qualità del prodotto (e quindi la sua efficacia). Il migliore criterio per valutare la qualità di un prodotto a base di bava di lumaca, è la percentuale di questa sostanza contenuta nel prodotto.

Un buon prodotto contiene in media tra il 60% e l'80% di bava di lumaca. Un'ottimo prodotto raggiunge anche il 90% di concentrazione di sostanza. Solamente rare eccezioni hanno una concentrazione superiore. Finora i prodotti con la concentrazione di bava di lumaca più alta in commercio sono i prodotti della Halice. Il siero della Halice ha una concentrazione del 98% di bava di lumaca. Questo siero essendo quasi bava di lumaca pura, necessista di una minima quantità all'applicazione per fare effetto.

La linea Halice si è recentemente arricchita di un gel rigenerante e stimolante per la pelle, con il 96% di bava di lumaca, e alcuni prodotti specifici per la cura dei capelli: rispettivamente una lozione spray (96% di bava di lumaca) e uno shampoo (5%), simolanti e rinforzanti, per sfruttare le proprietà miracolose di questa sostanza anche per la cura dei nostri capelli.

 

 

Nessun pericolo per le lumache!

 

Ovviamente nessun animale viene maltrattato in quanto la raccolta delle secrezioni avviene in maniera naturale, seguendo la scia lasciata dalle chiocciole secondo procedure a zero impatto ambientale per poi utilizzarla per produrre creme e cosmetici ad hoc.